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Sìamo

ED UN GIORNO MI SVEGLIO SCEGLIENDO DI ESSERE IL MIO PRIMO SOGGETTO D’AMORE.

Il connettivo fotografico è composto da sei donne, che ad un certo punto hanno iniziato a sentire, all’unisono, la forza del confronto senza scontro e l’energia della sorellanza, e una grande necessità di trasformare questi sentimenti in immagini.

Generazioni, personalità, sguardi diversi che si sono messi a confronto sul tema della violenza di genere su “mandato” dell’associazione Rompi il silenzio. Poche le parole emerse ma molto chiare: autonomia, ricominciare, coraggio e futuro.


Emanuela Giannini Ricci – Rimini, 14 giugno 1974

Sono le azioni più banali, agite nella quotidianità della relazione, ad innescare l’aggressione verbale, l’umiliazione, l’accusa, la punizione. Nasce così, nella donna quel senso di inadeguatezza che la fa sentire l’ERRORE. Speranza in contrapposizione alla violenza psicologica. Se dico speranza cosa immagini? Le risposte sono al contempo, semplici e potenti. La Dea Speranza nel mito di Pandora, rimase nella giara, ultimo riparo per l’umanità, come il respiro che serve per imparare o ricominciare ad amarsi.


Caterina Gobbi – Rimini, 20 dicembre 1999

Ri-Nata, Ri-bellione, Rido-N-Danza

Danzare come ri-nascita – perché nascere una volta sola non basta a nessuno –, vivere l’istante come momento ascendente e trascendente, ritornare dentro di te e scoprirti unica fautrice dell’universo a cui senti di appartenere.
Questo nessuno mai te lo potrà togliere.


Mariachiara Lorusso – Rimini, 12 novembre 1999

Credo che la violenza – qualsiasi sia la sua natura – sia una condizione vischiosa in cui (soprav)vivere: si rimane ferme, incastrate, perchè si crede di non poter fare in modo diverso, di non essere in grado, che sia giusto così.

Allora, un giorno forse ci si sveglia e si sceglie di amarsi prima.

Un giorno ci guardiamo dritte negli occhi e scegliamo che possiamo esistere, sradicate; che possiamo trovare equilibri nuovi, seppur instabili e complessi.


Alba Rossi – Sondrio 07 febbraio 1965

Rompere il silenzio

C’era una necessità di capirsi
e c’è ancora
e ci sarà sempre
c’era una necessità di discutere
e c’è ancora
e ci sarà sempre
su tutto
a partire dalle piccole cose
tutti i giorni tutte le ore tutti i minuti


Paola Rossi – Feltre (Belluno) 5 marzo 1977

C’è una sensazione di pace e serenità che si percepisce guardando lo scintillio della luce tra gli alberi.

A volte è necessario mettersi alle spalle un passato doloroso. Scegliere di centrare la propria vita nell’oggi, prendendo confidenza con le proprie emozioni, nella pienezza dell’attimo.

Essere, comunque vada, felici.

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